Storia del controtelaio: cenni storici

27 Settembre 2016
Autore:

Le porte scorrevoli: le origini

Lo sviluppo delle città e del mercato dei condomini ha determinato un rinnovato interesse nei confronti delle aperture scorrevoli per la loro funzione salvaspazio e per soddisfare le contemporanee tendenze di design. I quartieri residenziali moderni fanno ampio uso di porte scorrevoli sia in ambienti di dimensioni ridotte (bagni, ripostigli e lavanderie) sia come soluzione di continuità a spazi ampi e luminosi.  L’utilizzo delle porte scorrevoli risolve inoltre il problema dell’apertura e della chiusura delle tradizionali porte a battente, contribuendo a rendere un ambiente confortevole, funzionale e senza barriere architettoniche. I benefici determinati dall’installazione di porte scorrevoli hanno portato anche diverse case automobilistiche ad adottare soluzioni analoghe, specialmente nei monovolume. In questo caso, le porte scorrevoli laterali aumentano la praticità della vettura rendendo più facile l’accesso all’abitacolo.

Le porte scorrevoli non possono però definirsi un’invenzione moderna. Al contrario, la loro origine si perde nella storia greca e romana ed ad oggi è difficile da rintracciare con precisione. Nella città di Pompei è possibile osservare ancora oggi tracce di binari che testimoniano la presenza di sistemi scorrevoli già nel primo secolo d.C. Nel tempo, le porte scorrevoli sono poi diventate popolari in Gran Bretagna tra la fine del 1800 e gli inizi del ‘900, specie nelle case in stile vittoriano, e collocate all’interno dei salotti. Le porte si muovevano sospese dal suolo e agganciate ad un binario posto sopra, oppure seguivano una guida posta sul pavimento.

I fusuma giapponesi

Parallelamente, le porte scorrevoli sono diventate di uso comune nell’arredamento orientale col nome di fusuma. Diffusi già a partire dal 1875-1880, i fusuma sono porte formate da rettangoli verticali opachi e una struttura in legno a reticolato e ricoperte da cartone e da uno strato di carta o tessuto posizionato su entrambi i lati. In genere è presente anche un bordo laccato nero e un fermo circolare per far scorrere il pannello con le dita. Queste porte si fanno scorrere da lato a lato per ridefinire gli spazi e la struttura all’interno di una stanza, o fungono da portelli per gli armadi. Misurano tipicamente circa 3 piedi di larghezza (0,9 metri) e 6 piedi di altezza (1,8 metri), secondo quella che è l’altezza media delle persone.

Fusuma giapponesi. Immagine da http://japanese-tradition.com/en/fusuma/

Fusuma giapponesi. Immagine da http://japanese-tradition.com/en/fusuma/

Tipicamente, i fusuma venivano dipinti con scene ispirate alla natura, come pitture di paesaggi montani, foreste o animali, in bianco e nero oppure a colori, spesso su fondo argento o oro. I fusuma scorrono su due binari in legno posti sul pavimento e sulla trave che li ospita. Il binario superiore viene detto kamoi, architrave (鴨居, letteralmente “luogo delle anatre selvatiche”), mentre il binario inferiore viene chiamato shikii, soglia (敷居). Tradizionalmente, essi venivano trattati con la cera per facilitare il movimento scorrevole di fusuma e shōji, mentre in tempi recenti vi è stata inserita una striscia lubrificante in vinile.

I fusuma possono considerarsi come antenato delle porte scorrevoli esterno muro in quanto le ante scorrono su binari posti all’esterno della parete e il pannello porta viene sempre mantenuto a vista.
Questo tipo di soluzioni non prevedono l’installazione di un controtelaio all’interno della parete muraria ma solo di un kit di scorrimento.
(Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Fusuma).

L’invenzione del controtelaio per porte a scomparsa

L’innovazione del sistema scorrevole “a scomparsa” è invece un’invenzione tutta italiana attribuita le cui origini risalgono alla fine degli anni ’60.
I controtelai per porte scorrevoli a scomparsa sono considerati dei veri e propri sistemi che permettono al pannello di scorrere e scomparire all’interno della parete.

A seconda delle zone geografiche, il controtelaio è conosciuto anche col nome di falso telaio, falso stipite, cassamatta o cassonetto. In linea generale, per controtelaio si intende quella struttura o supporto che consente il montaggio di un infisso all’interno del vano murario. La funzione principale del controtelaio è dunque quella di individuare con esattezza la zona in cui verrà posata la porta o la finestra permettendo di avere fori precisi ed allineati.

controtelaio-eclisse

I componenti di un controtelaio per porta scorrevole a scomparsa

Nel caso specifico dei controtelai per porte scorrevoli a scomparsa, si fa riferimento a quella struttura metallica completa formata da una cassa interna alla parete e da un sistema di scorrimento (binario) che consente all’anta di scorrere all’interno del muro. La tipologia più nota di controtelai per porte scorrevoli è quella che utilizza un sistema a fissaggio sulla parte superiore. Quando però il peso del pannello porta è rilevante, l’infisso viene fissato sulla parte inferiore del controtelaio (tipico è il caso dei controtelai per esterni).

I requisiti di un buon controtelaio:

Affinché un controtelaio possa esser considerato un prodotto di qualità, è importante siano soddisfatte le seguenti caratteristiche:

– robustezza ed affidabilità: una volta installato, il controtelaio diviene elemento integrante del muro, e sostituendosi a parte di esso, deve esser resistente quanto la parete.
durata nel tempo. Carrello e binario (sistema di scorrimento) devono consentire un movimento sempre fluido e leggero.

– inalterabilità: la struttura non deve subire deformazioni né durante la posa in opera, né al trascorrere del tempo. Eventuali flessioni creerebbero difficoltà nello scorrimento della porta. Oltre a mantenere le prestazioni originarie, un controtelaio non deve alterare aspetto e consistenza della parete. Qualora venga installato un modello di controtelaio senza finiture esterne, determinati accorgimenti come la predisposizione di profili pre-intonacati aiutano a prevenire la formazione di crepe nell’intonaco.

– facilità di installazione e manutenzione: un controtelaio non deve trascurare le esigenze di funzionalità di muratori e posatori. Un prodotto facile da assemblare anche da parte di personale poco esperto, agevola la fase di posa in opera. Eventuali interventi di manutenzione, o l’installazione di accessori in un secondo momento devono esser possibili senza intaccare la struttura muraria.

Vuoi saperne di più? Dai un occhio al sito www.eclisse.it