Bonus Ristrutturazioni
Premessa: la condizione necessaria è essere in regime di ristrutturazione. È consigliabile informarsi presso il proprio comune perché “In ogni caso, deve essere verificata la conformità alle normative edilizie locali”, vedi rif. Guida dell’Agenzia delle Entrate “Ristrutturazioni Edilizie – Le agevolazioni fiscali”.
Se sei in regime di ristrutturazione e vuoi modificare le dimensioni del foro porta (anche per modeste variazioni), questo intervento rientra nell’ambito della manutenzione straordinaria. Nel documento dell’Agenzia delle Entrate sulle ristrutturazioni edilizie, fra gli interventi ammissibili si parla di detrazione Irpef per “allargamento porte” “Con demolizioni di modesta entità, realizzazione di chiusure o aperture interne che non modifichino lo schema distributivo delle unità immobiliari e dell’edificio” e anche “allargamento porte interne” con “interventi con demolizioni di modesta entità”. Quindi in questo caso rientra l’installazione di un sistema a scomparsa completo di ogni suo elemento (intervento di manutenzione straordinaria).
Secondo quanto riportato nel sito dell’Agenzia delle Entrate, l’agevolazione fiscale sugli interventi di ristrutturazione edilizia è disciplinata dall’art. 16-bis del D.P.R. 917/86 e consiste in una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare. Tuttavia, per le spese sostenute è possibile usufruire di una detrazione più elevata (50%) e il limite massimo di spesa è di 96.000 euro.
La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo. È prevista, inoltre, una detrazione Irpef, entro l’importo massimo di 96.000 euro, anche per chi acquista fabbricati a uso abitativo ristrutturati.
Il pagamento dei prodotti e della prestazione di posa tramite bonifico bancario o postale da cui risulti la causale del versamento (“Saldo/Acconto Fattura n° xx del xx/xx/xxxx per … ai sensi della legge 449/97 art.1 – sconto IRPEF per interventi sul patrimonio edilizio“), il codice fiscale del soggetto che paga e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Deve essere il rivenditore a compilare la causale del versamento.
L’archiviazione della comunicazione inviata al Comune, delle fatture di acquisto e di posa e delle contabili dei bonifici effettuati.
Non è necessario spedire alcuna documentazione.
Il rimborso o la detrazione avviene in sede di dichiarazione dei redditi e viene ripartito in 10 quote di pari importo e in 10 anni.
In questo modo, sostituire una vecchia porta a battente con un moderno sistema scorrevole ti costa la metà!
Lo sapevi che essere in ristrutturazione apre a tante altre possibilità?
Se l’immobile è soggetto a ristrutturazione, oltre alla detrazione prevista per questo intervento, hai l’opportunità di accedere al bonus mobili con detrazione del 50% sulla spesa per acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Approfondisci sul sito dell’Agenzia delle Entrate: