Quando ci troviamo all’interno di un vecchio appartamento con infissi e serramenti scuri, una delle prime cose a cui si pensa per rinnovare e dare subito una veste più luminosa e moderna è proprio quello di sostituire o pitturare le finestre e le porte interne per farle bianche.
Le tonalità chiare vengono generalmente utilizzate per rendere l’ambiente più neutro e contemporaneo ma anche più luminoso. La scelta delle porte è fondamentale nell’arredamento, nonostante queste abbiano una funzione prettamente pratica e meno estetica e aiutano a definire quello che sarà lo stile di un’abitazione. Sia nel caso di una casa nuova, come nelle ristrutturazioni, scegliere le porte bianche, può sembrare una decisione estremamente facile e banale, ma nella pratica significa comunque optare tra diverse alternative e finiture (materiali) che possono dare dei risultati finali molto diversi tra loro, tanto alla vista quanto al tatto. E ovviamente anche sul piano del prezzo, i risultati possono variare moltissimo. Le principali alternative sul mercato sono date dalle porte bianche in: laminato, grezze con primer, laccate e se si è disposti a rinunciare al legno si può considerare anche per il vetro.
Porte bianche in laminato
L’alternativa più semplice ed economica consiste nello scegliere una porta classica in laminato bianco. Il laminato è uno dei materiali più utilizzati per la realizzazione di porte e d economico che è in grado di imitare esteticamente tutte le superfici, tra cui il legno. Il laminato è un rivestimento che si ottiene dalla sovrapposizione di molteplici strati di carta e che può essere applicato a materiali come l’MDF, il tamburato o il truciolato. In commercio ne esistono di diversi tipi, a seconda del numero di strati (generalmente 3) e a seconda della tipologia di tipologia di lavorazioni e colle utilizzate. Senza entrare nel dettaglio, possiamo dire che è un ottimo compromesso in termini di durabilità e resistenza a graffi e urti e ha un eccellente rapporto qualità prezzo. Per contro, rimane un materiale artificiale che nonostante riesca ad imitare molto bene il legno, al tatto non dà la stessa sensazione di calore e risulta essere più freddo, mentre al suono risulta più vuoto (soprattutto in caso di parquet).
Tornando a parlare delle porte bianche in laminato, siano esse scorrevoli o battente, è opportuno ricordare che oltre al pannello porta, sono necessari nello stesso materiale anche tutti gli elementi di finitura esterni, noti con il nome di stipiti e cornici coprifili.
Se hai dubbi su cosa siano gli stipiti e le cornici coprifilo, leggi questo articolo.
Le due foto a lato sono particolari degli stipiti di una porta. Possono essere tagliati a 90° oppure a 45° gradi. In Italia si propende nella maggior parte dei casi verso la prima delle due soluzioni. In alcune vecchie case e soprattutto in alcuni Paesi all’estero, non di rado capita di imbattersi ancora in stipiti tagliati a 45° gradi, come quelli della foto più a destra.
Porte bianche grezze con primer
Un’alternativa alla porta in laminato, può essere una porta che si può pitturare dello stesso colore del muro, quindi bianco su bianco. In questo caso la superficie della porta e quella del muro, sono praticamente le stesse perché la porta, in questo caso denominata grezza e rivestita con uno strato di primer, è predisposta proprio per questo scopo, ovvero per essere verniciata. Solitamente le porte bianche grezze vengono colorate come la parete, ovvero tono su tono. Quando sono bianche, assumono la connotazione di porte invisibili e diventano discrete e assolutamente minimali quando sono chiuse. Le porte di questo tipo sono porte filo muro, ovvero perfettamente complanari con la parete. In questo caso, non ci sono elementi di finitura esterni al pannello porta come nel caso precedente.
Oltre alle porte, ricordiamo che esistono in commercio anche soluzioni simili che permettono di nascondere vani tecnici e di servizio. In questo caso solitamente la maniglia è sostituita da un meccanismo push pull, proprio per fare in modo che queste nicchie risultino sempre mimetizzate nella parete ma accessibili per esempio per ispezionare il contatore, l’impianto idraulico, etc.
Porte bianche laccate
Una variante che può essere tanto delle porte filo muro, quanto delle porte più classiche con stipiti e cornici coprifilo è la finitura laccata. La laccatura è un trattamento più pregiato rispetto al laminato. Le porte laccate sono tamburate con doppio massello per migliorarne la rigidità e rifinite con una bordatura lungo l’intero perimetro in modo da ottenere un risultato pulito e pregiato.
Colore bianco: la scala RAL
La colorazione e verniciatura delle porte viene generalmente classificata in base alla scala di colori RAL. Nel caso di porte bianche, non esiste un unico valore a seconda della tonalità che può essere più vicina al bianco puro oppure al color crema. Uno dei colori di riferimento per il bianco, probabilmente il più diffuso, è sicuramente il RAL 9010 (pure white) che corrisponde ad un bianco caldo e puro, tipo latte. Molto simile, ma più tendente al gesso è il RAL 9016. Delle alternative possono essere il RAL 9002, tonalità più vicina al grigio e il RAL 1013, colorazione simile alla perla e all’avorio. Meglio evitare i colori bianco accesi che potrebbero esser troppo freddi e fastidiosi alla vista, quasi accecanti. Il consiglio è sempre quello di visionare una cartella colori dal vivo, anche perché le colorazioni visualizzate a schermo possono essere molto distanti dalla realtà.
Porte bianche in vetro
Se escludere il legno a vantaggio del vetro è un’opzione che si è disposti a considerare, sicuramente una porta in vetro satinato extrachiaro si avvicina di molto alla tonalità del bianco. In più, lascia filtrare la luce e preserva la privacy di chi è all’interno. Una soluzione molto simile, ma più costosa, si ottiene anche utilizzando dei decori su lastra unica di 10 mm di vetro temperato con verniciatura effetto satinato su un lato.
Se invece si vuole optare per un colore più limpido e netto, e soprattutto che non lascia filtrare la luce, la soluzione in vetro migliore è sicuramente quella che utilizza una base composta da due lastre accoppiate di 5 mm di vetro temperato stratificato con verniciatura interna monocoprente. Queste ultime due soluzioni fanno parte della linea di porte in vetro Colors.
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